venerdì 28 febbraio 2020

Amaro Svedese della Vecchietta

Amaro Svedese della vecchietta

Ingredienti.

10 g di Aloe (Aloe vera, Aloe barbadensis) o assenzio
5 g di Mirra (Commiphora myrrha)
0,2 g di Zafferano (Crocus sativus)
10 g di radice di Angelica (Angelica archangelica)
10 g di radice di Rabarbaro (Rheum rhabarbarum)
5 g di radice di Carlina (Carlina vulgaris)
10 g di foglie di Cassia (Cassia angustifolia)
10 g di radice di Curcuma (Curcuma zedoaria)
10 g di Canfora naturale (Canfora Cinese)
10 g di Teriaca Veneziana (un miscuglio di diverse erbe e spezie)
10 g di Manna

Tutto ciò si lascia macerare in 1,5L
di grappa al sole o in luogo caldo per min 15/20 giorni.
Poi si filtra ... più riposa meglio è.
(Consiglio andare da un erborista, e farsi preparare , il mix di erbe )

Le origini di questo amaro ,si attribuiva a Paracelso , ma l'antico manoscritto e del dott. Samst , la storia narra che morì a 104 , non di vecchiaia , ma cadendo da cavallo.

Samst lasciò un manoscritto con 46 usi di questo amaro.

" spirandole o fiutandole ripetutamente, inumidendo con le Erbe Svedesi la prima vertebra cervicale, applicata una pezzuola bagnata con esse, scompariranno dolore e vertigini e si rinforzeranno la memoria e il cervello.

Giovano nell’offuscamento della vista, tolgono il rossore e tutti i dolori persino quando gli occhi sono infiammati, torbidi e annebbiati. Rimuovono le macchie e la cataratta quando con esse vengono inumiditi gli angoli dell’occhio o quando si applica sulle palpebre degli occhi chiusi una pezzuola bagnata con esse.

Il vaiolo e gli sfoghi di ogni genere, anche le croste nel naso o in qualsiasi parte del corpo, guariscono inumidendo le parti spesso e bene.

Contro il mal di denti si diluisce un cucchiaio di queste gocce in un po’ d’acqua trattenendole in bocca per qualche tempo oppure inumidendo il dente dolente con una pezzuola. Il dolore svanirà e il marciume regredirà.

Con le gocce s’inumidiscono ripetutamente le vesciche sulla lingua o altre ferite; la guarigione non tarderà. Quando la gola è arrossata o piagata per cui cibo e bevande causano dolore alla deglutizione, le gocce andranno ingerite al mattino, a mezzogiorno e alla sera; toglieranno il calore e guariranno la gola.

Chi soffre di crampi allo stomaco ne prenda un cucchiaio durante l’attacco. Contro le coliche si prendano tre cucchiai, lentamente uno dopo l’altro; presto sentirete sollievo.

Le gocce annullano l’effetto dei venti nel corpo e rinfrescano il fegato, eliminano tutte le malattie dello stomaco e quelle intestinali e giovano contro la stitichezza. Sono anche un ottimo rimedio per lo stomaco quando questo digerisce male e rifiuta i cibi.

Giovano altrettanto contro i dolori alla cistifellea. Un cucchiaio ogni giorno, mattina e sera; di notte impacchi imbevuti di gocce elimineranno presto tutti i dolori.

Contro l’idropisia se ne prenda mattina e sera un cucchiaio nel vino bianco per la durata di sei settimane.

Contro dolori e ronzii all’orecchio si inumidisca con le gocce un batuffolo di cotone da introdurre nell’orecchio. Gioverà assai e restituirà persino l’udito perduto.

A una donna sofferente di dolori uterini se ne dia al mattino per tre giorni di fila un cucchiaio nel vino rosso; dopo una mezz’ora le si faccia fare una passeggiata e poi la colazione, ma senza latte. Le gocce non vanno prese insieme a latte. Prendendone un cucchiaio mattina e sera durante gli ultimi 15 giorni della gravidanza, il parto sarà facilitato. Per liberare più facilmente la placenta, si somministri alla puerpera un cucchiaino da dessert ogni due ore fino a che la placenta non si stacchi senza doglie. Se dopo il parto si verificano infiammazioni alla mammella con l’inizio dell’allattamento, esse spariranno rapidamente applicando degli impacchi di gocce.

Liberano i bambini dalla varicella. Si somministri al bambino delle gocce, a seconda dell’età, diluite in un po’ d’acqua. Quando le vescicole cominciano a seccarsi, inumidirle ripetutamente con le gocce; non rimarranno cicatrici.

Sono efficaci contro vermi nei bambini e negli adulti; eliminano persino le tenie, solo che al bambino occorre somministrarle a seconda dell’età. Legare una pezzuola imbevuta di gocce sull’ombelico mantenendola sempre umida.

Nell’itterizia spariscono presto tutti i disturbi prendendo un cucchiaio dl gocce tre volte al giorno ed applicando dei cataplasmi di gocce sul fegato ingrossato.

Sbloccano tutte le emorroidi, guariscono i reni, eliminano dal corpo, senza altre cure, i liquidi ipocondriaci,
tolgono la malinconia o le depressioni e stimolano l’appetito e la digestione. Aprono anche internamente le emorroidi se le bagniamo ripetutamente e se le rendiamo molli ingerendo le gocce, soprattutto prima di coricarci. Per via esterna si applica un batuffolino di cotone bagnato con le gocce. Renderà fluido anche il resto del sangue e gioverà contro i bruciori.

Se qualcuno è svenuto, gli si apra eventualmente la bocca somministrandogli un cucchiaio di gocce, e il malato ritornerà in se. Prese per bocca allontaneranno anche il dolore dei crampi sordi fino a che col tempo non cessino del tutto.

Contro la tisi polmonare si prendano ogni giorno a digiuno e per la durata di sei settimane.

Quando una donna perde la sua depurazione mensile o questa sia troppo abbondante, è bene che prenda queste gocce per tre giorni ripetendo l’operazione per venti volte; il medicamento calmerà quanto è in eccedenza e rimedierà a quanto è insufficiente. Questo medicamento giova anche contro le perdite bianche.

Se qualcuno è affetto dal mal caduco (epilessia), occorre somministrargliene immediatamente. Il malato continui poi a prendere esclusivamente questo medicinale in quanto esso rinforzerà sia i nervi affaticati che tutto il fisico allontanando ogni malattia.

Guariscono le paralisi, scacciano le vertigini e la nausea. Guariscono anche i bruciori del vaiolo e della erisipela.

Se qualcuno avesse la febbre, calda o fredda che sia, e fosse molto debole, gli si dia un cucchiaio, e l’ammalato, se non ha caricato il proprio corpo con altri rimedi, tornerà presto in sé, e il suo polso riprenderà a battere; fosse anche stata altissima la sua febbre, il malato migliorerà presto.

Le gocce guariscono cancro, vaiolo e verruche di vecchia data nonché le screpolature delle mani. Se una piaga è vecchia e purulenta o se presenta delle escrescenze, la si lavi accuratamente con del vino bianco, coprendola poi con una pezza imbevuta di gocce. Esse elimineranno ulcere e dolori nonché l’escrescenza carnosa, e la ferita inizierà a guarire.

Tutte le ferite dovute a colpi o punture guariscono senza complicazioni quando vengono bagnate con le gocce. Immergete una pezza nelle gocce coprendo con essa le ferite. In brevissimo tempo elimineranno il dolore prevenendo ogni cancrena o putrefazione e guariranno anche ferite di vecchia data dovute ad arma da fuoco. Se ci sono buchi iniettate le gocce nella ferita che non occorre necessariamente pulire in precedenza; mediante l’assidua applicazione di una pezza imbevuta, la guarigione avverrà in breve.

Fanno scomparire tutte le cicatrici, anche quelle più annose, tutte le piaghe e tutti i tagli se queste vengono inumidite con le gocce fino a 40 volte; tutte le ferite curate con queste gocce non lasceranno cicatrici.

Esse guariscono completamente tutte le fistole anche se sembrano inguaribili e indipendentemente dalla loro età.

Curano tutte le ferite da ustioni; che siano prodotte da fuoco, acqua bollente o grasso, quando queste vengano assiduamente bagnate con le gocce. Non si formeranno vesciche; il calore ne verrà estratto. Persino vesciche purulente guariranno totalmente.

Le gocce giovano contro tumori e macchie dovuti a urti o colpi.

Se qualcuno non riesce a mangiare con appetito, esse restituiranno il sapore perduto. A chi è molto anemico ridonano il colore quando vengano ingerite al mattino per un certo periodo di tempo. Esse purificano il sangue formandone del nuovo e ne favoriscono la circolazione.

I dolori reumatici scompaiono prendendo le gocce per bocca o applicando sugli arti infiammati delle pezze imbevute con le gocce stesse.

Curano mani e piedi congelati anche se piagati. Si consiglia dl applicarvi il più spesso possibile delle pezze imbevute soprattutto la notte. Sui calli applicate un batuffolo di cotone imbevuto di gocce inumidendo con esso costantemente il punto dolente.

Dopo tre giorni i calli si staccheranno da soli oppure potranno essere levati senza alcun dolore.

Curano anche morsi dl cani arrabbiati e di altri animali, prese per bocca, in quanto distruggono tutti i veleni. Coprite le ferite con un panno imbevuto. In caso di peste o altre malattie contagiose è opportuno ingerirne ripetutamente durante la giornata poiché curano ulcere pestose e bubboni anche se insediati nella gola.

Chi di notte non dorme bene prenda queste gocce prima di coricarsi. Nel caso di insonnia nervosa applichi sul cuore un panno imbevuto di gocce diluite.

Somministrato in quantità di due cucchiai a un ubriaco, fanno scomparire gli effetti della sbornia.

Chi prende queste gocce quotidianamente mattina e sera, non avrà bisogno di alcun’altra medicina, poiché esse rinforzano il corpo, rinfrescano i nervi e il sangue, liberano dal tremore mani e piedi. In breve, allontanano ogni specie di malattia"
( il pezzo dell'antico manoscritto, fonte Maria Treben )
(Foto mia)

2 commenti:

  1. Grazie Scha, io sono nuova nel tuo gruppo e mi trovo benissimo 😊☺️
    Sto guardando giornalmente tutti i tuoi video e, colgo l'occasione per chiederti se ne hai fatto uno sui colpi di ritorno... Ti ringrazio e buon week end 🌛🌕🌜🙏

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  2. Ciao cara Scha, vorrei realizzare questo amaro che deve essere strepitoso, mi trovo all'estero e non purtroppo trovo la grappa. Stessa cosa per realizzare l'infuso di aglio, non trovo alcool per liquori. Trovo invece Rhum, gin, cognac, whisky. Tu che ne dici, posso usare qualche sostituto? Grazie mille

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